Ti capita di dover andare spesso in bagno a fare la pipì o di soffrire di stitichezza? Senti dolore o fastidio durante i rapporti sessuali e fai fatica a provare un orgasmo pieno e soddisfacente? Ancora, percepisci il tuo bacino come una zona bloccata e rigida quando ti muovi?
Ebbene, chi si riconosce in questi sintomi potrebbe soffrire di ipertono del pavimento pelvico, una condizione meno nota del più conosciuto pavimento pelvico ipotonico ma comunque più comune di quanto si pensi.
Possono soffrire di pavimento pelvico ipertonico sia gli uomini che le donne, eppure questa condizione sembra essere più diffusa tra queste ultime.
Questo potrebbe dipendere dal fatto che la popolazione femminile tende a essere più attenta e disponibile a parlare apertamente di benessere pelvico, sebbene per alcune persone questo sia ancora un tema tabù.
Ad ogni modo, i sintomi associati a un pavimento pelvico ipertonico possono peggiorare sensibilmente la qualità della nostra vita, a livello fisico, psicologico ed emotivo.
Per questo è importante portare la nostra attenzione su questo tema e e imparare a conoscerne meglio le cause, i sintomi e i tanti modi per prendersene cura.
Se ne hai voglia, puoi farlo insieme a me continuando con la lettura.
Pavimento pelvico: qualche definizione
Partiamo da qualche definizione.
Innanzitutto, che cos’è il pavimento pelvico?
Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli che si trova alla base del bacino. Puoi immaginarlo come un piccolo tappeto elastico che, tra le sue molteplici funzioni, ha anche il compito di sostenere i nostri organi interni.
Se ti interessa conoscere meglio caratteristiche e funzioni del pavimento pelvico, leggi anche 👉🏽 questo articolo.
Come tutti i muscoli volontari, anche quelli del pavimento pelvico hanno 3 caratteristiche principali:
- tono basale: il grado di tensione minimo del muscolo a riposo;
- trofismo: il grado di sviluppo di un muscolo, ovvero quanto è voluminoso
- elasticità: cioè la capacità di contrarsi e rilasciare la tensione, più o meno rapidamente;
Un muscolo è in salute quando ha un grado funzionale di tono e trofismo ed elasticità.
Quando parliamo di pavimento pelvico ipertonico facciamo riferimento a uno stato di contrazione costante dei muscoli del pavimento pelvico, che si traduce in una maggiore tensione della muscolatura anche quando non si sta compiendo alcun lavoro. Questo può alterare la sua naturale elasticità.
Nel caso del pavimento pelvico, tanto l’ipertono quanto l’ipertrofismo possono compromettere la fisiologica funzionalità dell’area pelvica e genitale.
Ipertono del pavimento pelvico: quali sono le cause?
Le condizioni che possono favorire o accompagnare un pavimento pelvico ipertonico sono molteplici e possono includere:
- tutte le patologie che causano un dolore nella zona pelvica come endometriosi, vulvodinia, cistiti ricorrenti, prostatiti, ragadi anali, emorroidi, sindrome dell’intestino irritabile, che attivano una contrazione inconsapevole dei muscoli pelvici. Alcune di queste patologie possono anche essere originate e/o peggiorate da un pavimento pelvico ipertonico, instaurando una sorta di circolo vizioso talvolta difficile da interrompere;
- assumere di frequente una postura scorretta, rischia di alterare la distribuzione del peso degli organi interni e sovraccaricare i muscoli del pavimento pelvico;
- allenamenti molto intensi o poco equilibrati, focalizzati sul lavoro addominale e che non portano sufficiente attenzione alla fase di rilascio dei muscoli del pavimento pelvico;
- infiammazioni, interventi chirurgici o altre lesioni uro-genitali, così come patologie che portano a una diffusa rigidità nei tessuti muscolari del corpo come il morbo di Parkinson;
- abitudini più o meno inconsapevoli come camminare sempre con la “pancia in dentro” o trattenere la pipì;
- depressione, ansia, elevati e prolungati livelli di stress e tensione tanto psicologica quanto emotiva.
Su quest’ultimo aspetto vorrei soffermarmi un po’ più da vicino.
L’importanza di “lasciar andare” le tensioni
Spesso dimentichiamo che siamo un tutto unico. Il corpo e la mente non sono due entità slegate tra loro, ma compongono la straordinaria unità che è la nostra persona.
Esiste dunque una relazione biunivoca tra la nostra sfera psico-emotiva e il nostro corpo, nel senso che le nostre emozioni e pensieri creano un effetto nel corpo e nel tono muscolare e, viceversa, un cambiamento nel tono muscolare e nel corpo fisico dà origine a cambiamenti nell’umore e nel sentire.
Ebbene, quando l’ansia e il bisogno di avere tutto sotto controllo diventano il nostro modo abituale di muoverci nel mondo, le tensioni che avvertiamo a livello emotivo si trasmettono al nostro corpo portandoci a irrigidire i muscoli, e quindi anche il nostro pavimento pelvico.
Lasciar andare il bisogno di controllare ogni cosa e abbandonarci con fiducia al fluire della vita, è forse la nostra paura più grande, ma può rivelarsi la terapia più efficace.
In questo è bene ricordare che non siamo soli. Il supporto psicologico e pratiche di consapevolezza attraverso il movimento possono aiutarci ad attraversare le nostre ombre e integrare sempre di più tutte le sfaccettature del nostro essere.
I sintomi del pavimento pelvico ipertonico
Come abbiamo visto, un muscolo elastico e in salute alterna momenti di contrazione ad altri di rilascio della tensione. In questo modo mantiene vitali tutte le strutture che lo circondano, come vasi sanguigni e nervi.
L’attività muscolare è una sorta di pompa ausiliaria, che affianca il nostro cuore nel favorire il microcircolo e l’ossigenazione dei tessuti.
Quando il pavimento pelvico viene mantenuto costantemente contratto, anche i fluidi del corpo - come il sangue e la linfa - fanno fatica a circolare. Questo provoca un ristagno che impedisce non solo all’ossigeno di arrivare come dovrebbe alle cellule, ma anche alle scorie di essere eliminate.
Per questo un pavimento pelvico ipertonico rischia di rendere i tessuti della zona pelvica meno irrorati e vitali, oltre a stimolare in modo anomalo i nervi circostanti.
Inoltre, essendo la zona pelvica un’area di passaggi, una muscolatura sempre contratta in questa parte del corpo può rendere più difficile o doloroso lo scambio con l’ambiente esterno.
Ad esempio può accadere che la vescica non si svuoti completamente, creando ristagni di urina e proliferazione batterica, oppure che il transito intestinale sia ridotto, causando stitichezza, ragadi anali o emorroidi.
Durante il sesso, la penetrazione può diventare dolorosa o addirittura impossibile e durante il parto naturale ci sono più rischi di lacerazioni dei tessuti.
Infine, dal momento che i nostri muscoli non lavorano mai in maniera isolata ma sempre coordinandosi con tutto il resto del corpo, una rigidità nella zona pelvica altera il movimento del bacino e delle anche, cambiando il nostro modo di camminare e muoverci nel mondo, e modifica l’ampiezza e il ritmo del respiro per via della profonda connessione tra pavimento pelvico e diaframma.
Riassumendo, i sintomi di un pavimento pelvico ipertonico possono essere di varia natura:
- difficoltà a svuotare completamente la vescica;
- bisogno di urinare frequentemente;
- rigidità nella zona delle anche e del bacino
- stitichezza e dolori intestinali;
- stasi venosa e linfatica nell’area pelvica;
- ridotta ossigenazione, vitalità e rigenerazione dei tessuti;
- neuropatia pelvica (sensazione di dolore cronico e persistente nell’area pelvica - vie urinarie, genitali, intestino);
- dolore e difficoltà nei rapporti sessuali e nella sfera del piacere;
- alterazione del respiro.
Oltre ai sintomi strettamente fisici, mi piacerebbe portare l’attenzione anche sui risvolti emotivi e psicologici di questa condizione.
L’ipertono del pavimento pelvico, oltre al dolore più o meno cronico e alla difficoltà durante la penetrazione, può rendere difficile sperimentare il piacere sessuale in maniera piena e soddisfacente. L’orgasmo si manifesta infatti come una serie di contrazioni ritmiche e spontanee, ma un muscolo può contrarsi pienamente solo quando è capace di rilassarsi.
I muscoli sempre contratti tipici di un pavimento pelvico ipertonico riducono quindi la potenza e l’intensità del piacere sessuale, causando un senso di frustrazione e insoddisfazione nella persona che ne soffre.
Il pavimento pelvico ipertonico è, dunque, allo stesso tempo causa e sintomo di un disagio più sottile e difficile da esprimere che ha a che fare con la relazione con sé stessi e con gli altri, rendendo più complicato il lasciarsi andare alle sensazioni e il fluire liberamente con la vita.
Un approccio gentile: prendersi cura del pavimento pelvico con il metodo Feldenkrais
Come possiamo prenderci cura del pavimento pelvico ipertonico?
Il primo passo per recuperare la naturale elasticità del nostro pavimento pelvico è imparare a rilasciare l’eccessiva tensione muscolare. Ho una buona notizia per te: è importante che tu sappia che questo è possibile.
E ti dirò di più.
Non si tratta di imparare. Si tratta di ricordare.
Perché tutti i bambini ne sono capaci e… tutti noi siamo stati bambini.
Le tensioni muscolari non derivano dai muscoli in sé ma dall’impulso che arriva loro dal nostro sistema nervoso. Proprio a lui dobbiamo rivolgerci per rimodulare le tensioni nel corpo e riorganizzare al meglio i nostri movimenti.
Mi raccomando: non confondere il rilascio della tensione del pavimento pelvico con l’idea di creare una spinta verso l’esterno, come per espellere qualcosa.
Questo non fa altro che creare ancora più tensione e mette a rischio il tuo pavimento pelvico, già impegnato in tantissime attività che spesso diamo per scontate: trattenere feci e urina, sorreggere i nostri organi interni, modulare la respirazione, dare supporto al core e così via.
Non esistono formule magiche o scorciatoie per imparare a rilasciare la tensione. Ma c’è una pratica che ci aiuta ad avvicinarci in modo consapevole e integrato al nostro benessere: il metodo Feldenkrais®.
A differenza degli esercizi più comuni per il pavimento pelvico, il metodo Feldenkrais lavora sulla capacità di entrare in connessione profonda con il nostro sistema nervoso, con le nostre sensazioni ed emozioni attraverso il movimento.
In caso di pavimento pelvico ipertonico, la pratica Feldenkrais® ci insegna a riconoscere le sfumature di movimento dei nostri muscoli pelvici e le loro connessioni con tutto il resto del corpo, sviluppando l’abilità di modularne l’attivazione in base a ciò di cui abbiamo bisogno.
Quello del metodo Feldenkrais® è un approccio gentile e integrato, attraverso il quale possiamo ritrovare una consapevolezza autentica e senza pregiudizi di questa zona del nostro corpo.
Ed è proprio quando ritroviamo la connessione profonda col nostro sentire che diventa più facile lasciar andare le tensioni superflue che limitano il nostro movimento e la nostra vita.
Scopri il pavimento pelvico insieme a me
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